IMMIGRAZIONE
Il visto d'ingresso in Italia
E' una autorizzazione concessa al cittadino extracomunitario per l'ingresso nel territorio della Repubblica italiana per transito o per soggiorno. La competenza al rilascio dei visti spetta alle Ambasciate e ai Consolati italiani all'estero. Punto Legale specializzato in diritto dell'immigrazione, fornisce consulenza e assistenza in ordine a tutte le problematiche riguardanti il visto d'ingresso, come le seguenti:
- necessita' o meno del visto
- scelta del tipo di visto da richiedere
- compilazione e presentazione della domanda di Visto
- documentazione da presentare con la richiesta di Visto
- cosa fare nel caso in cui il Visto venga negato
Il permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno e' il documento che autorizza il cittadino extracomunitario a soggiornare in Italia. Il cittadino extracomunitario che permane in Italia senza regolare permesso di soggiorno e' considerato clandestino e puo' essere espulso, percio' e' molto importante possedere un valido permesso di soggiorno. Punto Legale, specializzato in diritto dell'immigrazione, garantisce consulenza e assistenza in ordine a tutte le problematiche in materia di permesso di soggiorno, come le seguenti:
- tipo di Permesso di Soggiorno da richiedere
- compilazione e presentazione della domanda di rilascio del primo Permesso di Soggiorno
- compilazione e presentazione della domanda di rinnovo del Permesso di Soggiorno
- compilazione e presentazione della domanda di conversione e proroga del Permesso di Soggiorno
- ricorsi contro il diniego del rilascio e del rinnovo del Permesso di Soggiorno
- ricorsi contro la revoca del Permesso di Soggiorno
- Velocizzare la pratica se il Permesso di Soggiorno non viene rilasciato nel termine previsto dalla legge
- risarcimento del danno causato dal ritardo nel rilascio del Permesso di Soggiorno
Asilo politico e "status di rifugiato"
Possono chiedere asilo nel nostro Paese i perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale e per le proprie opinioni politiche, presentando una domanda di riconoscimento dello "status di rifugiato".
"Status di rifugiato": E' compreso nel più ampio concetto di protezione internazionale come delineato dalla Direttiva n. 2004/83/CE del 29 aprile 2004 (c.d. Direttiva qualifiche), attuata nellordinamento italiano con il D.Lgs. n. 251/07 (c.d. Decreto qualifiche), che definisce le norme sullattribuzione ai cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione sussidiaria. Ai sensi dellart. 1, lett. a), della Convenzione di Ginevra del 1951 è rifugiato chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra. E' riconosciuto dalla Commissione Territoriale competente in seguito alla presentazione di domanda di protezione internazionale.
Al titolare dello "status di rifugiato" la Questura rilascia un permesso con motivo asilo politico. Il primo rilascio deve essere chiesto presso la Questura, il rinnovo avviene tramite procedura postale.
Il permesso per asilo politico:
- Ha una validità di 5 anni;
- è rinnovabile;
- consente lo svolgimento di una attività lavorativa, subordinata o autonoma;
- consente l'accesso allo studio;
- consente l'accesso al pubblico impiego;
- dà diritto alle prestazioni assistenziali dell'Inps (assegno sociale e pensione agli invalidi civili) ed all'assegno di maternità concesso dai Comuni.
- consente liscrizione al servizio sanitario.
Ricongiungimento familiare con cittadino extra comunitario
Un cittadino extracomunitario residente in Italia che disponga in di un alloggio e di un reddito puo' chiedere il ricongiungimento familiare dei seguenti familiari extracomunitari:
- coniuge non legalmente separato e di eta' non inferiore ai diciotto anni;
- figli minori, anche del coniuge o nati fuori del matrimonio, non coniugati, a condizione che l'altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso;
- figli maggiorenni a carico, qualora per ragioni oggettive non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute che comporti invalidita' totale;
- genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o di provenienza, ovvero genitori ultrasessantacinquenni, qualora gli altri figli siano impossibilitati al loro sostentamento per documentati, gravi motivi di salute.
Cittadinanza italiana
Punto Legale, specializzato in diritto dell'Immigrazione e Cittadinanza italiana, fornisce Consulenza ed Assistenza ai cittadini stranieri che vogliono ottenere la cittadinanza italiana e che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge per diventare cittadino italiano. Il cittadino straniero che acquisisce la cittadinanza italiana ottiene i massimi diritti disponibili in Italia, ovvero gli stessi diritti dei cittadini italiani. Chi diventa cittadino italiano acquisisce anche il diritto di poter chiedere il passaporto italiano.
Cittadini italiani con partner straniero
Punto Legale specializzato in diritto dell'Immigrazione e Cittadinanza italiana, offre consulenza e assistenza ai cittadini italiani con partner cittadino extracomunitario. la relazione fra un cittadino italiano e un cittadino extracomunitario e' ostacolata da problemi legali e burocratici molto complessi. Problemi riguardanti il matrimonio, l'ingresso in Italia, il titolo di soggiorno sono all'ordine del giorno in relazioni di questo tipo. E poi, una volta in Italia, per ottenere la completa regolarizzazione del partner, ed affinche' quest'ultimo possa godere pienamente di tutti i suoi diritti, bisogna conoscere molto bene le leggi da applicare e le procedure da azionare nel caso concreto. A cio' si aggiunga che la Pubblica Amministrazione italiana spesso incorre in atti arbitrari e violazioni di legge, ed in tali casi e' necessario adire l'autorità giudiziaria per tutelare al meglio di diritti del proprio partner.
Il riconoscimento dei titoli di studio e professionali stranieri (equipollenza)
I TITOLI FINALI DI SCUOLA SUPERIORE ottenuti all'estero possono, sussistendo i requisit prescritti, essere:
- dichiarati equipollenti dallo Stato italiano a tutti gli effetti di legge, purche' il richiedente sia cittadino dell'Unione Europea o cittadino extracomunitario che abbia acquistato la cittadinanza italiana per matrimonio o naturalizzazione;
- riconosciuti dallo Stato italiano ai fini dell'iscrizione nelle liste di collocamento o nel registro degli esercenti il commercio tenuto dalle Camere di Commercio, per tutti i cittadini stranieri;
- riconosciuti dallo Stato italiano al fine di partecipare a pubblici concorsi, solo se il richiedente e' cittadino dell'Unione Europea;
- riconosciuti dalle Universita' italiane al fine dell'accesso agli studi universitari, per tutti i cittadini stranieri.
I TITOLI ACCADEMICI conseguiti all'Estero possono, sussistendo i requisit prescritti, essere:
- dichiarati equipollenti dalle Universita' italiane con i corrispondenti titoli accademici italiani;
- riconosciuti dalle Universita' italiane al fine dell'accesso agli studi universitari di 2 e 3 livello.
I TITOLI PROFESSIONALI conseguiti nei paesi dell'Unione Europea e nei paesi extra comunitari possono, sussistendo i requisit prescritti, essere:
- riconosciuti dallo Stato italiano ai fini dell'esercizio della professione relativa in Italia.
Lavoro
Punto Legale offre consulenza ed assistenza in materia di lavoro.
Destinatari:
- cittadini stranieri residenti all'estero che vogliono lavorare in Italia
- cittadini stranieri residenti in Italia che vogliono lavorare in Italia
- cittadini stranieri residenti in Italia che stanno lavorando in Italia
- imprese che hanno assunto o vogliono assumere lavoratori stranieri
Tipologie di lavoro:
- lavoro subordinato non stagionale
- lavoro subordinato stagionale
- lavoro autonomo
- lavoro in casi particolari (ingressi "fuori quota"). In questi casi i lavoratori stranieri possono entrare in Italia in ogni periodo dell'anno, senza aspettare l'emanazione del "Decreto Flussi" del Governo.